Lo Spirito sospinse Gesù nel deserto Lo stile liturgico ha eluso l’espressione “subito”. Gesù era appena uscito dall’acqua del battesimo, aveva ascoltato la voce del Padre che lo riconosceva come suo figlio prediletto. Subito Lo Spirito lo getta fuori, nel deserto. La parola suggerita dal vangelo è proprio quella della espulsione, è lo stesso vocabolo che viene utilizzato per indicare la liberazione da uno spirito immondo. Quello che Gesù vive, così come Marco ce lo racconta, è un atto violento, forte. Gesù è provocato dallo Spirito al confronto con una realtà altra. Il deserto è il luogo delle contrapposizioni, della libertà e del castigo, della alleanza e del tradimento, della fame e della sete ma anche della manna e dell’acqua che sgorga dalla roccia, Il deserto è il luogo in cui Dio forma il suo popolo e lo educa a se stesso. Gesù, fattosi carico nel battesimo della natura umana, è subito gettato nelle contraddizioni del genere umano. Proprio come Adamo ed Eva che furono espulsi dall’eden per entrare nell’ostilità della storia.

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