Si è ormai conclusa la celebrazione della Prima Comunione che ci ha accompagnato per due domeniche (20 e 27 maggio). È ancora viva e presente l’emozione dei genitori e la gioia dei bambini per aver compreso, anche se in minima parte, che la vetta della nostra fede cristiana è l’incontro con Gesù nell’Eucaristia.
Ho seguito con particolare interesse il giorno delle prove e ho colto l’entusiasmo e il coraggio dei bambini e, si vedeva negli occhi, l’attesa “agitata” perché oramai Gesù si faceva sempre più vicino a loro. Ricordo anche il coinvolgimento e la preparazione delle catechiste che, come sempre, ci mettevano tutto l’essere, cuore e mente. Grazie a loro per tutto il loro contributo. Alla fine delle prove, raccomandavo ai bambini di cercare di dormire sereni la notte e di venire il giorno della festa con il cuore sereno e il sorriso traboccante.
Noi adulti sappiamo quanto sia importante questo giorno per un bambino… credo sia il giorno più bello per un bambino. S. Teresa di Lisieux, ricordando il giorno della prima Comunione, scrive: «Come fu dolce il bacio di Gesù all’anima mia! Fu un bacio d’amore, mi sentivo amata, e dicevo anche: vi amo, mi do a Voi per sempre». Sì, perché è un giorno bello per la natura: il sole spande i suoi raggi ricolmando l’anima dei bambini di felicità, di gioia immensa e di ringraziamenti al Creatore…
La comunione è l’abbraccio tra la creatura e il Creatore… Ora bisogna rinnovarlo con impegno, amore e gratitudine!
Vi sembrerà strano ma per molti, qualche volta, il giorno della Comunione è il primo e l’ultimo! Quando eravamo piccoli le cose che riguardavano Dio ci erano familiari. Conoscevamo il significato della parola Sacramento, sapevamo a memoria i Comandamenti della legge di Dio. Eravamo addirittura in grado di spiegare – con la semplicità caratterizzante del bambino – la misteriosa unità tra Gesù e il nostro cuore, che si realizzava nel giorno della nostra prima comunione. E con quale fierezza, la domenica successiva, ci presentavamo davanti al sacerdote per ricevere la nostra seconda Eucaristia, come a voler dire a tutti: “adesso anche io sono parte di questo grande mistero”!
Quando poi si diventa grandi, talvolta, si viene a creare un terribile vuoto interiore nella nostra vita. Diventi più grande, inizi a responsabilizzarti, fai le prime scelte; studi, conosci e comprendi dal punto di vista sociale e umano, e dal punto di vista della fede? Otto, dieci, vent’anni (dal giorno della tua prima Comunione) di buio interiore. Chi è Cristo? Non ricordi più nulla… sacramenti, comandamenti…!!!
Forse sono discorsi da bambini, ma se i bambini sono coloro che sono capaci di mostrarci lo stupore e la gioia di appartenere a Cristo… allora vale la pena ritornare ad essere un po’ bambini!!!
padre.agostino, parroco
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