Ascolta il Vangelo:

Se Dio fosse un’evidenza non avremmo in realtà molta scelta. È proprio la sua apparente assenza che ci mette nella condizione di poter esercitare la nostra libertà. Questo appare evidente nella pagina del Vangelo di oggi in cui “buoni e cattivi” sono accomunati dal medesimo stupore: “Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. In fondo è l’esperienza che facciamo tutti noi: infatti l’unica cosa che vediamo con evidenza sono i volti dei fratelli e delle sorelle che abbiamo accanto, e molte volte questi volti non ci ricordano Dio, ma il loro brutto carattere, i loro errori, o anche la loro bellezza, i loro preghi, ma certamente non ci salta in mente di pensare che dietro ognuno di loro si nasconde Dio. Eppure la lezione del Vangelo di oggi è proprio questa: dice Gesù “ogni volta che avrete fatto o non avrete fatto qualcosa a uno di questi miei fratelli lo avrete fatto o non lo avrete fatto a me”. Non c’è molto spazio per le interpretazioni, il Vangelo ci dice chiaramente che Dio è presente anche se non lo vediamo, e il luogo dove è presente è l’altro che mi è accanto. Decidere di prendere sul serio le persone che abbiamo vicine, amarle, accoglierle come sono, perdonarle, fare qualcosa per esse, è l’unico modo attraverso cui possiamo fare qualcosa a Dio stesso.

L. M. Epicoco