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«Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?».
L’amore non è un sentimento che è declinabile allo stesso modo per tutto e tutti. L’amore è tale quando non è un vago bene, ma “un di più” che rende una persona o una situazione speciale, unica. Gesù sta domandando a Pietro se il bene che ha per Lui è uguale a tutto il resto del bene, o è un “di più” rispetto agli altri. La vita la avvertiamo significativa quando troviamo qualcuno a cui offriamo il “di più” del nostro bene. In ogni scelta d’amore, in ogni “di più” è sempre nascosto Cristo. Finché non decidi di amare così qualcuno o qualcosa allora non hai nemmeno preso sul serio Dio. Ma questa decisione non è senza rischi. Si può anche sbagliare, ma l’amore rimane l’unica cosa che ci compie, l’unico “di più” per cui vale la pena vivere. Gesù sta interrogando Pietro sull’Amore, e questa è una domanda che riguarda la fede, non le emozioni. Credere che l’Amore esista equivale a rispondere alla domanda sull’esistenza di Dio. Però se questo Amore esiste dobbiamo fare anche scelte conseguenti: “pasci le mie pecorelle” (prenditi cura di ciò che hai davanti).
L. M. Epicoco