Stamattina si è tenuto il primo incontro “Rise up”, il nuovo modello di catechesi della Giornata Mondiale della Gioventù che si propone di creare delle suggestioni e far riflettere chi ascolta tramite delle provocazioni sui grandi temi lanciati durante il pontificato di Papa Francesco. I giovani sono stati impegnati nella lettura e commento del Vangelo della visitazione di Maria ad Elisabetta; “Maria si alzò e andò in fretta”, questa è la frase che racchiude il tema della 37ª GMG. Maria è stata chiamata per nome, per questo accoglie serenamente la missione che le è stata affidata da Dio ed in fretta si reca in una città di Giuda per fare visita a sua cugina; questa fretta è la stessa che caratterizza i pellegrini nel loro viaggio, i quali giungono a Lisbona mossi dal desiderio di cercare la presenza di Dio. Successivamente i ragazzi sono stati invitati a riflettere sul tema dell’ecologia integrale, termine che esprime la necessità di trovare un’armonia tra la cura di sé, dell’altro e del creato.
Protagonisti é il titolo dell’evento a cui hanno partecipato i 70 000 giovani italiani durante la seconda giornata della GMG.
Un evento spettacolare che ha trasmesso tante emozioni e dato vita a momenti di relazione tra i giovani delle varie regioni italiane.
Un evento arricchito dalla presenza sul palco di alcuni cantanti italiani che hanno riportato l’aria di casa con canzoni vecchie e nuove.
Un evento stimolante per l’importanza dei temi affrontati: paure, fragilità, fallimento, giudizio e futuro dei giovani.
Don Luigi Ciotti, uno dei tanti ospiti attesi all’evento, ha parlato di un protagonismo plurale, della forza di vivere insieme le relazioni con gli altri e con la vita trovando nella solitudine un ottimo rifugio per scoprire se stessi e cambiare. Solo passando attraverso il cambiamento personale si può sperare in un cambiamento interpersonale. Fondamentale poi il fallimento che i giovani sperimentano di continuo e che è palestra per temprare il proprio carattere e momento necessario per rinascere. E poi la paura che non è il motivo che ci impedisce di essere coraggiosi, perché il coraggio si fonda sull’amore. Se si ama, bisogna farlo con tutto se stessi e affrontare anche le difficoltà.
Infine la veglia finale con i canti e le preghiere che hanno dato l’ultimo soffio di spiritualità a tutta la serata. Suggestivo anche il momento della presentazione del crocifisso di San Damiano e della Madonna di Loreto, regali degli italiani ai portoghesi. Protagonisti i giovani di una festa tutta italiana per sentire anche da lontano per una sera l’aria di casa.