Dio ha mandato il Figlio nel mondo, perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 3,16-21
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
Parola del Signore.
Commenti di don L. M. Epicoco:
“Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”. Se qualcuno avesse qualche dubbio sulle intenzioni di Dio, le parole di Gesù del Vangelo di oggi sono di una chiarezza cristallina. “Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui”. Se dovessimo usare un’immagine dovremmo dire che ognuno di noi per motivi più o meno liberi è come se fosse caduto in mare senza saper nuotare. Dio non ha mandato il Figlio per farci la predica sul perché ci troviamo in mare e stiamo per affogare, ma ha mandato Suo Figlio perché ci afferrasse e ci tirasse fuori da quelle acque. La volontà salvifica di Dio è la cosa a cui dobbiamo fare più spazio nella nostra interiorità. Viviamo fin troppo in ostaggio della paura, del giudizio, dei sensi di colpa, dell’inadeguatezza. Dio vuole solo farci Grazia! Vuole solo mettersi dalla nostra parte. Non è un Dio contro, ma un Dio a favore. La luce ha lo scopo di farci vedere la via d’uscita, non di umiliarci. Ma chi vive avendo fatto compromessi con il buio allora odia la luce: “Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio”.