Non è mai facile trovare le parole giuste davanti alla morte, davanti alla sofferenza di qualcuno che ti guarda cercando una risposta al suo dolore. Ancora più difficile è provare a trovare le parole giuste davanti alla morte di un padre che lascia soli i suoi bambini. Perché nella mia esperienza ho constatato che la perdita di un padre non è una scienza esatta: ci sono figli che trasformano questo dolore riuscendo a trarre cose positive da questo lutto e figli che invece si perdono nell’angoscia e nel non senso. La morte di un padre ti lascia nudo, vulnerabile, esposto alla complessità del mondo. Alla fine, possiamo raccontarcela quanto vogliamo, possiamo dare un valore ideologico alla genitorialità, possiamo banalizzare e dileggiare come avviene spesso la figura paterna, ma i figli hanno bisogno della differenza di un papà e di una mamma. Anche nelle loro fragilità. La complementarità è un dono che spesso dimentichiamo. E anche se non sei un buon padre, non disperare: sappi che ci sono momenti in cui è importante esserci. Semplicemente esserci. Solamente esserci.

tratto dal profilo FB di Gigi De Palo (giornalista, scrittore, formatore)