Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12,8-12

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

Parola del Signore.

Commenti di don L. M. Epicoco:

“Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato”. Ci sono cose che sono solo la conseguenza diretta di una nostra scelta. Rinnegare significa letteralmente “dire no”. E chi dice di no all’amore, inevitabilmente si ritrova con un no contro. Non è vendetta, ma conseguenza. Il perdono consiste in un Dio che è sempre disposto a cambiare il no in si, a patto però che lo accogliamo. Ecco perché tutto ci potrà essere perdonato, tranne la chiusura della nostra libertà, perché non si può salvare per forza chi non vuole essere salvato. All’inferno ci si va sempre per libera decisione, e questo accade con un atto consapevole e voluto. Chi consapevolmente e volontariamente si mette contro l’Amore, non può trovare perdono, perché è imperdonabile una libertà che bestemmia l’amore. La misericordia di Dio è infinita, ma proprio per questo ci ha fatto talmente tanto liberi da tirare fino alle estreme conseguenze le nostre decisioni. Non è Dio a non voler perdonare, ma è l’uomo che non vuole accogliere questo perdono. E chi non accoglie il perdono è per definizione imperdonabile. “Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire”. Gesù sa bene che i cristiani lungo la storia non se la passeranno bene. Leggo spesso resoconti di nostri fratelli che in ogni latitudine del mondo oggi continuano a soffrire persecuzione e morte. Le loro parole, anche quando sono le loro ultime, sono cariche di sapienza. Sono parole suscitate dallo stesso Spirito. Parole che dicono l’appartenenza a Cristo che rispondono come ha risposto Lui dalla Croce: perdonando. I martiri non odiano mai.