Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13,18-21

In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».

Parola del Signore.

Commenti di don L. M. Epicoco:

«A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». È ancora fissa dentro la mia memoria l’esperienza che ho fatto in Terra Santa quando mi è capitato di prendere in mano un granellino di senape. È qualcosa di infinitamente piccolo, eppure quella infinita piccolezza seminata, fa venir fuori non usa semplice pianta ma un albero. Ho capito così quanto fosse efficace questo paragone di Gesù. Basta anche un solo dettaglio piccolissimo, ma vero, autentico, fedele, costante a cambiare completamente la nostra vita. Sono le piccole cose il vero segreto del regno di Dio. Prendere sul serio i dettagli quasi più insignificanti della vita e viverli con amore e passione, umiltà, dedizione e cura. Questo trasforma una cosa normale e a volte noiosa come la nostra quotidianità in qualcosa di affidabile. La vita spirituale, ad esempio, è come l’amore, non si nutre di gesti eroici ma di piccole delicatezze, di fedeltà e gesti che rendono quel rapporto intimo e affidabile. Solo uno che sa morire per te nelle piccole cose sarà in grado di morire per te per davvero. Non ci si improvvisa nella vita. Il vero grande sa farsi piccolo. La vera fede sa dare valore ai dettagli. Il vero amore si nutre di delicatezze quasi mai evidenti eppure così necessarie. “A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? È simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata”. Eppure della presenza del lievito ci si accorge dagli effetti e non per evidenza di se. Ci sono cose che nella vita non si vedono eppure la fermentano tutta. È ciò che fa la Grazia di Dio quando entra in noi attraverso la Parola e in maniera sovrabbondante attraverso i Sacramenti. Ci accorgiamo solo dagli effetti di quanto essi siano veri ed efficaci. Un piccolo pezzo di ostia, può fermentare di senso tutta una vita. È quella la vera prova che lì Cristo è reale.