I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 2,16-21
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Parola del Signore.
Commento di don L. M. Epicoco:
l nostro cuore è come una vela, può gonfiarsi con il vento e spingerci da qualche parte o può rimanere vuota e appesa. Maria è “la piena di Grazia”, cioè è una vela gonfia che spinge la barca della storia verso una direzione di salvezza. Tutti abbiamo bisogno di andare a “gonfie vele”, cioè di avere la forza di fare, di scegliere e di vivere ciò che ci è dato. Ecco perchè oggi si chiede in maniera speciale il dono dello Spirito Santo. Ma questo dono non è astratto, è un dono concreto che san Giovanni traduce così: “𝑫𝒊𝒐 𝒎𝒂𝒏𝒅𝒐̀ 𝒊𝒍 𝒔𝒖𝒐 𝑭𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐, 𝒏𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒂 𝒅𝒐𝒏𝒏𝒂, 𝒏𝒂𝒕𝒐 𝒔𝒐𝒕𝒕𝒐 𝒍𝒂 𝑳𝒆𝒈𝒈𝒆, 𝒑𝒆𝒓 𝒓𝒊𝒔𝒄𝒂𝒕𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒆𝒓𝒂𝒏𝒐 𝒔𝒐𝒕𝒕𝒐 𝒍𝒂 𝑳𝒆𝒈𝒈𝒆, 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆́ 𝒓𝒊𝒄𝒆𝒗𝒆𝒔𝒔𝒊𝒎𝒐 𝒍’𝒂𝒅𝒐𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒂 𝒇𝒊𝒈𝒍𝒊. 𝑬 𝒄𝒉𝒆 𝒗𝒐𝒊 𝒔𝒊𝒆𝒕𝒆 𝒇𝒊𝒈𝒍𝒊 𝒍𝒐 𝒑𝒓𝒐𝒗𝒂 𝒊𝒍 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝑫𝒊𝒐 𝒎𝒂𝒏𝒅𝒐̀ 𝒏𝒆𝒊 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒊 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒊 𝒍𝒐 𝑺𝒑𝒊𝒓𝒊𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝒔𝒖𝒐 𝑭𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐, 𝒊𝒍 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒆 𝒈𝒓𝒊𝒅𝒂: 𝑨𝒃𝒃𝒂̀! 𝑷𝒂𝒅𝒓𝒆! 𝑸𝒖𝒊𝒏𝒅𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒆𝒊 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒔𝒄𝒉𝒊𝒂𝒗𝒐, 𝒎𝒂 𝒇𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒆, 𝒔𝒆 𝒇𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐, 𝒔𝒆𝒊 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒆𝒓𝒆𝒅𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒈𝒓𝒂𝒛𝒊𝒂 𝒅𝒊 𝑫𝒊𝒐”. Questa, però, non è una magia, e proprio per questo ha bisogno di allearsi con la nostra libertà. Si può essere figli e si può continuare a vivere da schiavi. Maria sa maneggiare il proprio cuore con cura affinchè non diventi mai un impedimento all’opera della salvezza. “𝑴𝒂𝒓𝒊𝒂, 𝒅𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒔𝒖𝒂, 𝒄𝒖𝒔𝒕𝒐𝒅𝒊𝒗𝒂 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒆, 𝒎𝒆𝒅𝒊𝒕𝒂𝒏𝒅𝒐𝒍𝒆 𝒏𝒆𝒍 𝒔𝒖𝒐 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆”.
Come sarebbe bello se questo nuovo anno avesse solo questo semplice proposito: ricordarsi di essere figli. Ricordarsi di maneggiare con cura il proprio cuore, la propria vela.