Vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 13,31-33a.34-35

Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

Parola del Signore

Commento di don L. M. Epicoco:

So bene che questo versetto è assolutamente marginale rispetto al cuore del vangelo di oggi, ma non riesco a distrarmi da questo dettaglio che credo sia un’indicazione preziosa per ciascuno di noi: ci sono cose precluse “a Giuda”.

Certe verità del Vangelo le si possono confidare solo a chi non ragiona alla maniera di Giuda.

Ma non mi riferisco a lui come al traditore, che tra l’altro lo fa compagno di merende anche di Pietro, ma bensì a quella mentalità che gli fa calcolare, analizzare, pianificare tutto, fino ad arrivare a togliersi la vita proprio per incontrovertibile calcolo della sua testa: “sono imperdonabile!!”.

Si è Giuda non quando si sbaglia, ma quando si vuole piegare la vita al calcolo.

Chi ragiona così non può capire il meglio del Vangelo.