Ascolta il Vangelo:
C’è un dialogo commovente nel Vangelo di oggi tra un padre disperato e Gesù. Il Vangelo non nasconde il fatto che molto spesso la gente cerca Gesù dal fondo della propria disperazione più che dal colmo della propria fede, ma non dobbiamo spaventarci di questo perché certe volte la nostra disperazione è solo il primo passo che ci conduce all’incontro della fede. Infatti quando le nostre forze e le nostre possibilità finiscono, inesorabilmente tocchiamo la nostra fragilità, e solo allora ci accorgiamo che il gesto più grande che un uomo possa compiere è cercare aiuto, è avere consapevolezza di non bastare a se stessi: «Se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci», dice questo padre a Gesù. “E Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Credo, aiutami nella mia incredulità»”. Ecco il vero miracolo: essere aiutati a credere, a fidarci, ad abbandonarci nelle mani di Dio. Senza questa fiducia, questo abbandono, non funziona nemmeno la Grazia di Dio. È troppo poco quindi pensare che abbiamo fede solo perché diciamo che Dio esiste. Si ha fede quando ci si fida di lui. E persino quando abbiamo difficoltà ad abbandonarci a Lui possiamo sempre pregarlo perché ci aiuti a fidarci di Lui fino in fondo. Ecco allora che quel figlio viene guarito, ma insieme ad esso è la fede del padre ad essere stata guarita. I discepoli si meravigliano del perché Gesù sia riuscito lì dove loro hanno fallito, ma ecco che Gesù rivela un segreto che molto spesso dimentichiamo: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».
L. M. Epicoco