Miei cari collaboratori, vi saluto francescanamente “Il Signore vi dia pace!” e desidero che questo saluto raggiunga anche le vostre famiglie.
Dopo la pausa e il riposo estivo, siamo invitati tutti, noi frati e voi laici impegnati per il Regno di Dio, a riprendere le attività in parrocchia con rinnovato slancio, impegno e assiduità.
Desidero ricordare la novità del rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Si tratta dell’organo di comunione e di collaborazione più importante della parrocchia, che deve tracciare le linee portanti del cammino della comunità, in unione con tutta la Chiesa locale.
Ci sentiamo interpellati a dare il nostro contributo per le attività pastorali che stiamo per “riattivare” e ci auguriamo di poter raccogliere preziose intuizioni, suggerimenti e proposte per il nostro cammino, dandoci tutto il tempo necessario per il confronto, la riflessione, le decisioni in spirito di servizio.
Vi invito perciò alla “nostra” CONVOCAZIONE PARROCCHIALE, stabilita assieme al Gruppo Operativo, per i giorni 15 e 16 settembre 2010, alle ore 20.00 presso l’Aula magna “Giovanni Paolo II” in parrocchia.
Sentiamo forte l’esigenza di interrogarci seriamente sulla nostra identità di evangelizzati chiamati a diventare evangelizzatori convinti e sulle sfide che provengono da un mondo in continua trasformazione.
Il lavoro è lungo, ma sarà ricco di grazie se ci affidiamo con fede alla Vergine Maria che onoriamo nella nostra chiesa sotto il titolo di “aiuto dei cristiani”
La prima serata la dedicheremo alle decisioni pastorali riguardanti tre specifici settori: Pastorale battesimale, Iniziazione cristiana e Caritas (la Carità è appunto il tema proposto nel nostro piano triennale per quest’anno!).
Nella seconda serata analizzeremo: alcune tematiche di carattere organizzativo e calendalistico; la proposta dell’accoglienza degli Scouts della Diocesi; l’impegno prioritario dei Gruppi nella pastorale parrocchiale; altro…
La nostra parrocchia, ringraziando il Signore, è ricca di operatori pastorali. In questo anno ne ho apprezzato l’impegno e la generosità. Se posso indicare un versante di ulteriore sforzo, penso all’ acquisizione di competenze sempre più specifiche. Come?
Fondamentalmente l’acquisizione delle competenze viaggia su due binari: lo studio e l’esperienza. Lo studio senza l’esperienza può diventare inutile accademia. L’esperienza, senza lo studio e una seria formazione, diventa il dannoso alibi alla nostra pigrizia o addirittura un pericoloso alimento al nostro orgoglio o protagonismo, che si traduce con questa mentalità: “lo faccio da tanti anni, nessuno ha niente da insegnarmi!”.
Un gruppo forte e unito si “proverà col fuoco” e si manifesterà nell’unità soprattutto davanti al Santissimo e davanti alla Parola… “guardate come si vogliono bene!”.
Questo ci auguriamo: stare e “resistere” davanti al Signore, Parola ed Eucarestia, per “trarre” da Lui forza, coraggio e saggezza!
Il Signore accompagni il nostro cammino, illumini i nostri passi e benedica tutti noi!
Padre Agostino
vostro parroco
PS: consentiamoci un sogno da condividere insieme…
“Cosa deve essere la parrocchia? Una pietra che cammina. La pietra sta da indicare la stabilità, la freschezza, la forza. Ma una pietra (s. pietro!) che cammina! Pietra che esce dall’accampamento, che va fuori ad annunciare agli altri la gioia, la grazia, la luce, la speranza. Va a dire al nostro vecchio mondo che la storia non è finita!”. “La vostra parrocchia deve essere una Chiesa senza pareti che accoglie tutti, che non chiede la tessera a nessuno, che non chiede il distintivo del club, e non chiede la carta d’identità a nessuno, dove tutti vanno a trovare ristoro e tranquillità e la possibilità di rapportarsi con Dio e di riposarsi in Lui. Una Chiesa senza pareti e senza tetto, una Chiesa cioè che sa guardare più in alto del soffitto. Una Chiesa che sappia rapportarsi con Cristo Signore, l’unico per il quale vale la pena di vivere e di morire”.
Don Tonino Bello