La Pasqua di Risurrezione conclude il Triduo Pasquale, celebrando la gioia e il trionfo di Gesù risorto. La Veglia Pasquale, “madre di tutte le veglie”, come la chiama sant’Agostino, nella sua ricca simbologia ci dona la percezione del mistero di salvezza a lungo preparato dalla misericordia di Dio.
Nella domenica di Pasqua continua a risuonare con gioia l’annuncio: «Alleluia, Cristo è risorto». Con la risurrezione di Gesù, l’amore si è rivelato più forte della morte, più forte del male. Dice papa Francesco: «La Risurrezione di Cristo è principio di vita nuova per ogni uomo e ogni donna, perché il vero rinnovamento parte sempre dal cuore, dalla coscienza. Ma la Pasqua è anche l’inizio del mondo nuovo, liberato dalla schiavitù del peccato e della morte: il mondo finalmente aperto al Regno di Dio, Regno di amore, di pace e di fraternità.
Cristo vive e rimane con noi. Egli mostra la luce del suo volto di Risorto e non abbandona quanti sono nella prova, nel dolore e nel lutto. Davanti alle tante sofferenze del nostro tempo, il Signore della vita non ci trovi freddi e indifferenti. Faccia di noi dei costruttori di ponti, non di muri. Egli, che ci dona la sua pace, faccia cessare il fragore delle armi, tanto nei contesti di guerra che nelle nostre città, e ispiri i leader delle Nazioni affinché si adoperino per porre fine alla corsa agli armamenti e alla preoccupante diffusione delle armi, specie nei Paesi economicamente più avanzati. Il Risorto, che ha spalancato le porte del sepolcro, apra i nostri cuori alle necessità dei bisognosi, degli indifesi, dei poveri, dei disoccupati, degli emarginati, di chi bussa alla nostra porta in cerca di pane, di un rifugio e del riconoscimento della sua dignità.
Cari fratelli e sorelle, Cristo vive! Egli è speranza e giovinezza per ognuno di noi e per il mondo intero. Lasciamoci rinnovare da Lui!».