Questa è la volontà del Padre: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,35-40
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
Parola del Signore.
Commenti di don L. M. Epicoco:
Il Vangelo di oggi risponde a una domanda molto semplice: qual è il vero scopo della missione di Gesù? E’ Lui stesso che risponde a questa domanda: “Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giorno”. Lo scopo della missione di Gesù è non perderci. E l’unica cosa che può opporsi a questo scopo non è il male, poiché Egli lo ha vinto, ma solo la nostra libertà perché Egli ci ha voluti liberi fino in fondo. Ma se liberamente ci lasciamo amare da Cristo dobbiamo coltivare l’intima e vittoriosa certezza che non potremmo in nessun modo sfuggire dalla Sua presa. E ciò non è valido solo per le circostanze avverse della vita ma soprattutto per quella esperienza così grande e terribile della morte. Infatti è proprio dalla morte che ci ha salvati. Questa serenità ci permette di vivere ogni istante della nostra vita con un atteggiamento diverso. Non c’è più spazio per l’ansia, la paura, il terrore perché ogni cosa è nelle Sue mani. Dio è con noi e questo deve poter fare la differenza. Ma dobbiamo stare attenti a non pensare che Egli sia un porta fortuna. Il fatto che è dalla nostra parte non sta a significare che tutto andrà sempre come vogliamo, ma significherà che anche le più grandi avversità potremmo affrontarle senza temerle.