Il Vangelo dice che ciascuno di noi è talmente importante agli occhi di Dio che persino i suoi capelli sono contati. Vuol dire che ogni nostra azione ha un suo significato. Nel bene come nel male tutto quello che facciamo ha una ricaduta sulla vita nostra e degli altri. Lo spiega in forma poetica il sacerdote e scrittore francese Michel Quoist (1921-1997) molto popolare negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso. All’armonia del mondo, spiega Quoist, non può mancare la nostra musica e il bene cresce solo se lo alimentiamo con la compassione e l’attenzione agli altri.

«Se la nota dicesse: non è una nota che fa la musica
…non ci sarebbero le sinfonie.
Se la parola dicesse: non è una parola che può fare una pagina
…non ci sarebbero libri.
Se la pietra dicesse: non è una pietra che può alzare un muro
…non ci sarebbero case.
Se la goccia d’acqua dicesse: non è una goccia d’acqua
che può fare un fiume
…non ci sarebbe l’oceano.
Se il chicco di grano dicesse: non è un chicco di grano
che può seminare un campo
…non ci sarebbe la messe.
Se l’uomo dicesse: non è un gesto d’amore
che può salvare l’umanità
…non ci sarebbero mai né giustizia, né dignità, né felicità
sulla terra degli uomini.
Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota
Come il libro ha bisogno di ogni parola
Come la casa ha bisogno di ogni pietra
Come l’oceano ha bisogno di ogni goccia d’acqua
Come la messe ha bisogno di ogni chicco
l’umanità intera ha bisogno di te,
qui dove sei,
unico,
e perciò insostituibile».

Tratto da Avvenire.it