Oggi contempliamo Gesù che caccia i mercanti dal tempio. Questo gesto ci piace perché la nostra sensibilità ci dice che ciò che riguarda Dio e la religione deve essere gratuito. Ma il gesto di Gesù è molto più importante di quello che istintivamente pensiamo, perché cacciando i mercanti dal tempio fa saltare tutta una prassi religiosa che anche oggi, ogni volta che viene denunciata e cacciata fuori, in qualche modo rientra dalla finestra. Allora la gente offriva animali a Dio, pensando di farlo contento e cosi di meritarsi la grazia richiesta. Più l’animale era costoso, più pensavano di meritarsi la grazia. Oggi incontro spesso la stesa mentalità; non si offrono più animali ma offerte, sacrifici e penitenze. Più l’offerta o il sacrificio sono grossi, più si pensa di vincolare Dio e di poter pretendere la grazia. Infatti chi vive questo, quando poi la grazia non arriva o vede che le cose gli vanno male, si scandalizza e comincia a pensare che Dio è cattivo e ingiusto. Erano e sono tentativi di costringere Dio a fare quello che vogliamo noi, ma anche Dio ama la gratuità.

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