Gesù sta lasciando Gerico per salire inesorabilmente verso Gerusalemme e di lì sul Calvario. La folla e i discepoli lo stanno seguendo? ma come e fino dove? Quel tale cercava il paradiso a buon mercato, Giacomo e Giovanni cercavano una porzione di potere? non erano capaci di vedere. Lungo quella strada, sul ciglio dell’emarginazione, c’era anche Bartimèo a mendicare. Lungo la strada: dove il seme non attecchisce e gli uccelli lo portano via. La sua cecità non gli impedisce di essere attento con l’udito. Tutto inizia proprio dall’ascolto: sta passando il Nazareno e si sta allontanando, occorre cogliere quell’attimo per cambiare la propria vita. «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!» Bartimèo grida per farsi sentire, è il grido di ogni sofferente, di ogni emarginato, di ogni perdente, di coloro che si trovano bloccati – o costretti – sul ciglio della strada della storia. Come Israele che grida a Dio dalla propria schiavitù. Il suo grido chiede a Gesù solo pietà per la sua condizione: di non passare oltre, di fermarsi di fronte al suo dolore, di fargli sentire la giusta compassione (Eb 5,2).

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