Un Vangelo sulla crisi e contemporanea­mente sulla speran­za, che non profetizza la fi­ne del mondo, ma il signifi­cato del mondo. La prima verità è che il mon­do è fragile: in quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo… Non solo il sole, la luna, le stelle, ma anche le istituzio­ni, la società, l’economia, la famiglia e la nostra stessa vi­ta sono molto fragili. Ma la seconda verità è che ogni giorno c’è un mondo che muore, ma ogni giorno c’è un mondo che nasce. Ca­dono molti punti di riferimento, vecchie cose vanno in frantumi: costumi, lin­guaggi, comportamenti, ma ci sono anche sentori di nuove primavere. La spe­ranza ha l’immagine della prima fogliolina di fico: dal­la pianta di fico imparate: quando spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina.

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