Sono i giorni supremi, i giorni del nostro destino. «Volete sapere qualcosa di voi e di Me? – dice il Signore -. Vi do un appuntamento: un uomo in croce. Volgete lo sguardo a Colui che è posto in alto». Il giorno prima, giovedì, l’appuntamento di Dio è stato un altro: uno che è posto in basso. Che cinge un asciugamano e si china a lavare i piedi ai suoi. Chi è Dio? Il tuo lavapiedi. In ginocchio davanti a me. Le sue mani sui miei piedi. Davvero, come a Pietro, ci viene da dire: ma Tu sei tutto matto. E Lui a ribadire: sono come lo schiavo che ti aspetta, e al tuo ritorno ti lava i piedi. Il cristianesimo è scandalo e follia. E io, nella vita, di fronte all’uomo che atteggiamento ho? Quanto somigliante a quello del Salvatore? Sono il servitore del bisogno e della gioia di mio fratello? Sono il lavapiedi dell’uomo?