Il 13 di giugno la Chiesa festeggia Sant’Antonio da Padova, uno dei santi più amati dalla devozione popolare. Sul “Santo” ci sono infinite storie e racconti di miracoli e guarigioni. Di seguito, una non molto conosciuta.
Il cuore dell’avaro
Mentre frate Antonio predicava a Firenze, morì un uomo molto ricco che non aveva voluto ascoltare le esortazioni del Santo. I parenti del defunto vollero che i funerali fossero splendidi e invitarono frate Antonio a tenere l’elogio funebre. Grande fu la loro indignazione quando udirono il santo frate commentare le parole del Vangelo: “Dove è il tuo tesoro, ivi è il tuo cuore” (Mt 6, 21), dicendo che il morto era stato un avaro ed un usuraio.
Per rispondere all’ira dei parenti ed amici il Santo disse: “Andate a vedere nel suo scrigno e vi troverete il cuore”. Essi andarono e, con grande stupore, lo trovarono palpitante in mezzo al denaro e ai gioielli. Chiamarono pure un chirurgo perchè aprisse il petto al cadavere. Questi venne, fece l’operazione e lo trovò senza cuore. Dinanzi a tale prodigio, parecchi avari e usurai si convertirono e cercarono di riparare al male compiuto.
Per tale motivo, la cittadinanza lodò con entusiasmo Dio e il suo Santo. E quel morto non fu deposto nel mausoleo preparatogli, ma trascinato come un asino sul terrapieno e colà sotterrato.
Non cercare le ricchezze che rendono l’uomo schiavo e lo mettono in pericolo di dannarsi, ma la virtù, la sola accetta da Dio.